Anche le bibite light aumentano i rischi per il cuore
ROMA - Per i numerosi fan delle bibite light sara' un duro colpo: secondo uno studio pubblicato da Circulation, la rivista dell'American Heart Association, consumare una o piu' soft drink al giorno, anche senza zucchero, aumenta il rischio di avere problemi cardiovascolari. I ricercatori dell'universita' di Boston hanno studiato 9mila persone di mezza eta' per quattro anni.
All'inizio dello studio, quelli che consumavano una o piu' bibite al giorno, sia light che normali, hanno mostrato un aumento del 48% della prevalenza di sindrome metabolica, un insieme di fattori (obesita', pressione alta, bassi livelli di colesterolo 'buono' ed altri) legati al rischio di diabete e problemi cardiaci. Dopo quattro anni, i partecipanti allo studio che non avevano sindrome metabolica all'inizio, hanno mostrato un aumento del rischio di svilupparla del 44% se erano consumatori abituali di soft drink.
Un'analisi limitata ai consumatori abituali, cioé a persone che dichiaravano di bere bibite almeno una volta al giorno, ha mostrato una percentuale di rischio maggiore fino al 60%. "Siamo stati molto colpiti dal fatto che non c'é nessuna differenza se nella dieta ci sono bibite con o senza zucchero - ha commentato Ramachandran Vasan, che ha coordinato lo studio - i risultati non sembrano essere influenzati dal resto della dieta dei soggetti, perché abbiamo tenuto conto nell'analisi anche di tutti i fattori alimentari".
Sulle spiegazioni per questo fenomeno non ci sono teorie universalmente accettate: secondo gli autori un ruolo potrebbe averlo il fatto che se si consumano liquidi non scatta il meccanismo di compensazione secondo cui, ad esempio, dopo un pasto abbondante se ne fa uno piu' scarso.
Fonte: ANSA
Pensieri, Parole & il tuo Destino
Curati delle tue parole...diventeranno le tue azioni.
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Frank Outlaw
I Know my chicken !
I polli italiani contengono antibiotici. Questo il risultato delle analisi di laboratorio commissionate da Lav e da Il Salvagente. Secondo analisi di laboratorio commissionate dalla Lav (Lega Anti Vivisezione) e dal settimanale di consumerismo "Il Salvagente", gran parte dei polli italiani in vendita nei supermercati sono… all’antibiotico. Gli antibiotici vengono somministrati ai polli per evitare che il sovraffollamento, la scarsa igiene, le cattive condizioni di crescita negli allevamenti provochino la diffusione di malattie. Ma l’uso massiccio di antibiotici, oltre che pericoloso per la salute umana, determina lo sviluppo di batteri resistenti e quindi di malattie sempre più aggressive, anche per l’uomo.
Fonte: lifegate.it
Curcuma in valigia
Chi è in partenza per le vacanze non dimentichi di mettere in valigia la curcuma: secondo quanto afferma un recente studio, la gialla spezia contrasta i tumori della pelle, e addirittura li cura.
La curcuma, spezia già sotto osservazione dagli scienziati mondiali per le sue spiccate proprietà antiossidanti e antinfiammatorie, è anche un potente antitumorale. Uno studio statunitense illustra infatti come la gialla radice freni la crescita del melanoma, il tumore della pelle tipico di chi sta tanto al sole, e favorisca anche l’apoptosi, ovvero la morte delle cellule tumorali. La curcuma si trova in vendita in polvere “pura” oppure miscelata ad altre spezie, nel curry. Si usa tranquillamente come qualsiasi altra spezia, noi vi consigliamo di inserirla pura sul riso a fine cottura, oppure di miscelarla a un buon formaggio fresco. Sarà salutare e sfiziosa.
Fonte: lifegate.it
Pasti e livelli energetici
Personal coach del benessere
Non masticare i cibi in modo adeguato, mangiare troppo in fretta
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